“E’ inaccettabile che Lundbeck Italia decida di mandare a casa 104 dei suoi 200 dipendenti italiani”.
Lo dichiara il segretario regionale dell’Ugl Chimici Lombardia, Fabrizio Rigoldi, all’indomani dell’incontro con l’ad dell’azienda a Milano, “che avevamo chiesto – spiega il sindacalista – dopo l’annuncio di 600 esuberi da parte dei vertici Lundbeck a livello europeo. Ieri, è stato chiarito che in Italia sarà aperta una procedura di mobilità per 104 lavoratori, di cui 8 della sede di Milano, nell’ambito di un piano globale di delocalizzazione in Cina e Stati Uniti, accelerato anche in seguito all’approvazione del decreto Balduzzi”.
“Siamo nettamente contrari alla strategia dell’azienda: non riusciamo a comprendere perché – aggiunge Rigoldi – si prevedano forti tagli del personale e la chiusura di una linea di prodotto molto prima della scadenza del brevetto, quando le attività dell’azienda non sono in crisi e addirittura si decide il lancio di due nuovi prodotti specialistici, che quindi richiedono l’ausilio di professionalità come quelle degli informatori scientifici. Siamo di fronte all’ennesima multinazionale che delocalizza senza alcun rispetto dei principi della responsabilità d’impresa: non possiamo accettare questo atteggiamento”.
20 settembre, 2012 UGL
Lundbeck Italia S.p.A.Via della Moscova 3 | 20121 Milano | Italy